28 ottobre 2007

Principali bersagli nel Jeet Kune Do

In un combattimento, bisogna cercare di colpire il bersaglio più vulnerabile di chi ci aggredisce, per portarlo subito fuori combattimento. Indipendentemente da quanto grosso e forte sia il nostro avversario, anche lui possiede punti sensibili e delicati.
I bersagli più vulnerabili:

  • - occhi
  • - inguine
  • - genitali
  • - gola

Seguono altri punti meno vulnerabili: plesso solare, tibia, ginocchio, bordo delle costole, caviglia.

I bersagli più vulnerabili elencati sopra, sono indiscutibilmente quelli che possono portare con facilità alla vittoria. Un jab di dita agli occhi può tranquillamente accecare il nostro opponente. Un calcio di media potenza ai genitali, può far crollare a terra una persona, ma un calcio molto forte può addirittura portarlo alla morte. Sta a noi trovare in base alla situazione di pericolo e alle opportunità che si presentano, il punto giusto da colpire.

Nei punti meno vulnerabili, terrei a precisare, che non sempre possono essere molto efficaci; se incontrassimo per esempio un grande esperto di Muay Thai, un calcio alla tibia o al bordo delle costole, potrebbe non avere molto efficacia. I praticanti di quest'arte, sono in grado di incassare colpi anche molto potenti, in queste parti del corpo; che con gli anni a furia di condizionarle, si sono irrobustite. Questo vale anche per tutti quei praticanti di arti marziali da contatto fisico, che hanno dedicato al condizionamento osseo/muscolare, parte dei loro allenamenti quotidiani. Un calcio al ginocchio, o un pugno al plesso solare possono essere degli ottimi bersagli per portare l'avversario fuori combattimento (rottura del ginocchio, difficoltà di respirazione).

In una situazioni di grave pericolo, è quindi consigliato agire sui punti più vulnerabili nel più breve tempo possibile, senza lasciare che l'aggressione, si protragga troppo, specialmente se incalzati da un avversario di gran lunga più forte e grosso di voi.

Andrea (bruce Lee, jkd, lecco, corsi, autodifesa)

2 commenti:

Romano Scaramuzzino ha detto...

Ciao Andrea,

post interessante.
Comunque credo che il cosidetto finger-jab (si chiama così?) e cioé il colpire con le punta delle dita gli occhi dell'avversario sia eseguito a "frusta" e cioé non viene affondato nell'esecuzione (danni gravi altrimenti).

Ti seguo sempre
Ciao

Andrea ha detto...

Ciao Romano, dipende quali siano le intenzioni. Come altri colpi, se l'intenzione è di creare un danno all'avversario, può diventare un colpo d'affondo,(per creare danni gravi volutamente). Mentre può essere un colpo frustato, privo d'affondo per non creare danni troppo gravi. Sta a noi valutare la situazione, e in base a ciò comportarci di conseguenza. Se ipoteticamente, fosse in gioco la mia vita, a causa di un aggressione, non mi preoccuperei dei danni che potrei creare al mio aggressore.

Ci sentiamo
Andrea