Fantomatici maestri di JKD

Forse il Jeet Kune Do non è mai stato realmente compreso da molti di quei "maestri" (che si credono tali ma non lo sono) che inutilmente si pensano porta voce e conoscitori di quest'arte. Recentemente mi è capitato di sentire l'opinione di alcuni "praticanti" di Jeet Kune Do e sono rimasto molto sorpreso, dalle riposte che mi sono state date; e da come la loro concezione del JKD, sia così lontana da quella del suo fondatore. La loro maggior preoccupazione era riuscire ad avere la cintura più alta. Cinture mi sono chiesto? Se non ricordo male, Bruce Lee soleva dire quando gli chiedevano cosa ne pensasse riguardo all'uso delle cinture: "Le cinture servono solo a tenere su i pantaloni".Con questa affermazione si può capire cosa ne pensasse Bruce dell'utilità delle cinture. Mentre invece sembra che oggi sia più importante raggiungere il grado maggiore facendo ogni 6-12 mesi un esame, che non so come possa constatare in una performance di pochi minuti l'abilità di un praticante, magari mostrando qualche pugno o calcio, in una situazione che non potrà mai essere quella vera di un'aggressione da strada. Invece di migliorare, si regredisce tornando alle vecchie impostazioni che Bruce Lee non ha mai accettato e ha cercato di eliminare. Penso che per capire il Jeet Kune Do bisogna lasciarsi alle spalle tutti gli schemi, le forme, e soprattuto non cercare di racchiudere in livelli, cinture o prove quello che dovrebbe invece essere un percorso molto personale di ogni allievo, da raggiungere col passare del tempo. Allora se liberi da ogni rigidità e formalismi si potrà padroneggiare l'arte senza stile: il JKD

Questa è la mia opinione

Andrea