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25 agosto 2007

Principi del Jeet Kune Do

  1. Rigorosa economia strutturale nell'attacco e nella difesa (attacco: arti avanzati vivi/difesa: mani che trafiggono).

  2. Armi versatili, calci e pugni sferrati "con arte sez'arte", senza attenersi ai metodi, per evitare parzializzazione

  3. Ritmo spezzato, mezzo ritmo e ritmo intero o ritmo di trequarti (ritmo del JKD nell'attacco e nel contrattacco)

  4. Allenamento coi pesi, allenamento scientifico supplementare e messa a punto completa

  5. Movimenti diretti, il "movimento diretto del JKD" in attacchi e contrattacchi sferrati dalla posizione in cui si è (senza modificarla)

  6. Tronco mobile e lavoro di gambe disinvolto

  7. Materia morbida e tattiche di attacco imprevedibili

  8. Corpo a corpo spietato: abbattimento con astuzia, atterramento, presa stretta, immobilizzazione

  9. Irrobustimento dell'intero organismo (allenamento totale e allenamento mediante contatto, su bersagli mobili)

  10. "Armi" potenti rese aguzze dal "continuo" "affilamento"

  11. Espressione individuale e non produzione di massa, vitalità non morta applicazione di regole classiche (comunicazione vera)

  12. Totalità, non frammentarietà strutturale

  13. Oltre ai movimenti fisici, cura la "continuità dell'Io che si esprime"

  14. Rilassamento e insieme potente penetrazione. Ma un rilassamento ricco di elasticità, di scatto, non un corpo fisicamente rilassato. E versatilità mentale (interiore)

  15. Flusso ininterrotto (movimenti rettilinei e curvilinei in alto e in basso, verso destra e verso sinistra, passi laterali, oscillazione verticale e circolare del busto, movimenti circolari con le mani)

  16. Atteggiamento ben bilanciato durante il movimento, costantemente. Continuità fra massima tensione e massimo rilassamento

Bruce Lee

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